STORIA?STILE?FINE?INIZIO? Il principio fu il jazz-fusion (è lo è ancora). I NGT di qualche anno fa (2004) dopo aver cominciato con qualche standard jazz e qualche timida cover di Weather Report o giù di lì, decidono di creare materiale proprio. Le possenti radici del funk più elettrico e modale sono alla base del gusto per il suono improvvisato: improvvisazione come desiderio elastico e multiforme di costruirsi, smontarsi e ricostruirsi infinite volte nel tempo, in un inquieto percorso di miglioramento di sé. Alle lunghe cavalcate strumentali si aggiunge poco dopo un’inconfondibile ugola d’oro (mitica Otta) dalle tinte soul-pop.
Ma la mutazione non si esaurisce. Si fanno sentire decise influenze del progressive rock, sonorità e ritmi più spigolosi che si amalgamano con una morbida fusion, mentre la partitura affianca gradualmente l’improvvisazione. Trovano il loro posto anche riferimenti ad altri universi sonori (hard rock, folk medievale, swing, reggae, pop).
Mr Tooley ammette di non aver terminato di chiedersi chi sia e dove stia andando.